Una ragazza qualunque, che vive la vita qualunque di una sedicenne.
Un giorno qualunque, uguale a tanti altri.
Lei pronta a passare la giornata in quella scuole, con i compagni, con gli insegnanti, con i suoi desideri e le paure di una ragazza di sedici anni.
Dei genitori che sanno che la loro figlia studia per avere un futuro, in questa nazione che può dare solo speranze e spesso neanche quelle.
Uno stato che in difficoltà economiche tenta di rimanere a galla mentre relitti di politica corrotta e illegalità endemica rendono quasi impossibile crederci.
La gente che in fondo sa che siamo una nazione con mille risorse e che anche questa volta ce la possiamo fare.
Un”esplosione.
E tutto viene azzerato, annullato, rimesso in gioco.
Le nostre sicurezze diventano paure, lo stato vacilla, la nazione piange disperata.
Quei genitori non avranno più un sogno coltivato con amore per sedici anni che avrebbe riempito le loro speranze.
Quella ragazza qualunque non potrà più meravigliarsi per il suo sogno.
Perchè è morta.
Le morti non sono tutte uguali.
E chi rimane in vita non sarà più lo stesso,
perchè quei sogni non ci saranno più.
Io sono una loro coetanea e l’unica cosa che mi viene da fare è piangere…
Ciao Melissa dai forza a Veronica!